Sempre più funzionale, il bagno è ora dotato di oggetti connessi. Per portare intelligenza alle azioni quotidiane, ma anche alla bellezza e alla salute.
La rivoluzione digitale entrerà nel bagno? Dopo aver investito nel campo della salute connessa, Smart Home (domotica) con Google Home, il colosso di internet Alphabet (Google) ha depositato un brevetto la scorsa estate. Obiettivo: rendere il bagno completamente connesso. Ogni elemento che lo compone potrebbe così essere dotato di uno o più sensori per scandire l'evoluzione dei sistemi cardiovascolare, nervoso, endocrino, muscolare… Dal tappetino da bagno alla vasca, compreso lo specchio o il copriwater , la versione bagno 2.0 di Google potrebbe presto offrire un monitoraggio completo della salute dei suoi occupanti. Ma, in attesa di questa versione iperconnessa che pone ancora un problema di protezione dei dati riservati raccolti,il bagno è già dotato di sviluppi digitali per renderlo più intelligente, confortevole ed economico.
Le applicazioni mobili e gli oggetti connessi fanno ormai parte della vita quotidiana. Ovviamente, anche il mercato dell'IoT (Internet of Things o Internet of Things) sta spingendo la porta alla funzione dell'acqua, aggiungendo sempre più funzionalità. Dopo i rubinetti senza contatto o anche i mobili lavabo dotati di illuminazione ambientale a LED con rilevatore di movimento, la scalabilità e la digitalizzazione migliorano ulteriormente il comfort grazie a sensori che monitorano il consumo d'acqua e controllano il dispendio energetico , aree di predilezione per la domotica. Grazie a queste nuove tecnologie, questa parte può ora essere controllata quotidianamente dal tuo smartphone o tablet grazie a tante applicazioni dedicate che accompagnano questi oggetti connessi che ti semplificano la vita. Anticipare perdite d'acqua, problemi elettrici,o addirittura autoregolarsi secondo le abitudini degli utenti: il bagno è destinato a diventare molto rapidamente sempre più intelligente e autonomo. Un vero pezzo 2.0 in un certo senso.
IL PARERE DI… Séverine Dumont, Direttore generale di Joshfire *
Questi oggetti connessi devono fornire un nuovo servizio.
In bagno sono già presenti sul mercato bilance, spazzolini da denti e termometri collegati. Ed è facile immaginare di collegare altri, come la spazzola per capelli Kérastase ancora in prototipo, che analizza la qualità dei capelli ad ogni spazzolatura. Quanto allo specchio, oggetto centrale del bagno, può far risparmiare molto tempo all'utente, trasformandosi in uno schermo su cui visualizzare il flusso di informazioni da consultare in fase di preparazione, o addirittura, grazie al riconoscimento facciale, comunicare dati sanitari, analizzare la qualità della pelle o l'umore in base all'espressione facciale. Per tutti questi oggetti connessi, il loro successo risiederà nell'interesse dei servizi forniti, nella loro capacità di interagire tra loro, nella sicurezza e protezione dei dati dell'utente,soprattutto in termini di salute.
* Agenzia di consulenza per l'innovazione specializzata nella creazione di esperienze interattive e oggetti connessi.