Mentre la bolletta energetica delle famiglie continua a salire, i francesi sembrano impegnarsi sempre di più per ridurla. Ma come lo fanno?
Un recente sondaggio, condotto dal sito di consulenza per il risparmio energetico L'énergietoutcompris.fr (Total Group), sta portando il cibo in tavola. Ci insegna, tra le altre cose, che le prime tre azioni più spesso eseguite sono: isolamento (40%), installazione di una caldaia a condensazione a gas o gasolio (27%) e, infine, l' acquisizione di inserti, stufe e caldaie a legna (19%).
Senza saperne molto di più, i risultati di questo studio implicano che il rinnovamento termico si riduce essenzialmente all'installazione di apparecchiature ad alte prestazioni, senza che queste siano necessariamente adatte all'abitazione. Tuttavia, prima di intraprendere acquisti o lavori, è necessario stabilire un progetto globale ponendo le giuste domandee, idealmente, avere uno studio termico eseguito da un buon specialista che misurerà le esigenze nel modo più accurato possibile. Inoltre, non si sa nulla del modo in cui vengono utilizzati gli aiuti e i sistemi fiscali, mentre le procedure sono ancora altrettanto complesse. Una parola anche sugli artigiani, architetti o venditori che a volte sembrano ignorare le soluzioni tecniche e la cui consulenza non sempre si rivela pertinente. Resta quindi da fare un vero lavoro educativo con il pubblico, lontano dal frastuono attuale dei media. Perché, per il momento, è piuttosto la confusione che regna.
Jean Didier, caporedattore