Lontano dal cotto rustico, dai panorami e dalle recensioni, il cotto naturale di oggi crea pavimenti moderni ed ecologici. I suoi colori sono vari quanto le sue origini.
C come i vitigni, le argille traggono il loro carattere dai terroir da cui provengono. Provenza, Aveyron, Bassa Normandia, Bretagna o Paesi della Loira… Ogni regione offre terre di diversi colori e composizioni. Le cosiddette argille comuni, da cui si ricavano le piastrelle in cotto, hanno colori allo stato grezzo che vanno dal grigio chiaro al marrone, compreso il rosso o il verde a seconda del loro contenuto di ossidi (ferro, titanio, ecc.) . (Foto Rairies Montrieux)
Dal crudo al cotto
È dall'argilla estratta nelle cave a cielo aperto che vengono realizzati i pavimenti in cotto, il più delle volte a mano. Una volta raggiunto il suo livello di plasticità, la terra viene posta in una macchina filatrice per essere tagliata in tegole calibrate. Anche se la maggior parte delle officine meccanizza la propria lavorazione (fino all'uso delle barelle a vuoto), ci sono ancora puristi che propongono molte piastrelle "fatte a mano" o "modellate a mano", i cui bordi ammorbiditi dal dito sono riconoscibili. . Qualunque sia il metodo di cottura utilizzato (spesso forno a legna), l'argilla viene cotta tra 800 e 900 ° C (fino a 1000 ° C per alcune argille bianche). La piastrella non subisce uno stato di vetrificazione durante la cottura e quindi rimane porosa.La maggior parte dei produttori offre prodotti per il trattamento e la manutenzione rispettosi dell'ambiente
che lasciano "respirare" la terra. È dal lato della ricerca estetica che il rinnovamento è più evidente. Niente più cotto rosso o ocra, lascia spazio ai colori del decoro attuale: nero, cioccolato, bianco, grigio… Vantaggio: le terre naturali
in queste nuove tonalità sono meno sensibili alle macchie.
Materiale regolatore
Essenzialmente naturale, la terracotta rispetta l'ambiente per la sua origine (la vicinanza dei siti di estrazione e di produzione riduce i trasporti) e le sue qualità di inerzia. Microporoso, funge da regolatore igrometrico e termico
, restituendo calore in inverno e freschezza in estate. Spessore sottile (da 13 a 20 mm), è ideale per rivestire il riscaldamento a pavimento, che rende più efficiente grazie alla sua conducibilità. La sua inerzia termica maggiore di quella di un pavimento in legno soddisfa i requisiti delle costruzioni bioclimatiche. (Foto Palatino)