La costruzione di un ampliamento della casa o di una veranda deve essere dichiarata. Ma cosa rischi davvero se non lo fai? Risposte.
"Dopo aver rintracciato le piscine non dichiarate, la Direzione Generale delle Finanze Pubbliche (DGFIP) sta esaminando gli ampliamenti delle case e le verande non dichiarate. Ma quali sono le sanzioni?
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Piscina, veranda cosa bisogna dichiarare?
Che si tratti della realizzazione di piscine, o di una veranda, è raro riuscire a sottrarsi alla preventiva dichiarazione dei lavori in Comune, o addirittura alla concessione edilizia. In alcuni casi, soprattutto quando la piscina non supera i 10 m2, questi passaggi non saranno necessari. Tuttavia, tieni presente che è essenziale informarsi presso il tuo comune o presso il servizio pubblico qui per scoprirlo prima di intraprendere un progetto di costruzione relativo al tuo luogo di residenza.
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In che modo il DGFIP identifica le costruzioni non dichiarate?
Le autorità fiscali dispongono di un software di intelligenza artificiale (AI) per identificare le costruzioni non dichiarate. È grazie a questo strumento che riesce a portare alla luce "edifici con grandi impronte" spiega Antoine Magnant, vicedirettore generale della Direzione generale delle finanze pubbliche, che si può leggere in un articolo pubblicato da Le Parisien, proprio qui.
La caccia alle piscine non dichiarate è aperta!
Le immagini ad accesso libero verranno analizzate e confrontate con i dati catastali e fiscali per identificare eventuali mancate dichiarazioni di una veranda, di un ampliamento di una casa o addirittura di una piscina
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- Le Parisien (@le_Parisien) 10 ottobre 2021
Ampliamento casa, piscina non dichiarata: cosa rischi?
Nel caso in cui una costruzione non sia stata preventivamente dichiarata, si rischia una multa da 1200 a 6000 euro per ogni m2 costruito secondo il Codice Urbanistico. Inoltre, il tribunale può richiedere la distruzione del bacino. Si noti che il lavoro nero è punibile con multe fino a 300.000 euro e una pena detentiva di 6 mesi.