Dopo lo stile coloniale, è lo spirito dell'officina che ha ispirato la costruzione di questa seconda estensione.
Pochi anni dopo la realizzazione di questo primo ampliamento, i proprietari volevano ampliare la loro cucina, e creare alle sue spalle un'ampia suite padronale con spogliatoio e bagno. Anche in questo caso, hanno chiamato l'architetto Marc Delisle. La cucina si trovava in una stanza sporgente dalla facciata sud. L'idea era di estenderlo al terrazzo attiguo, sul quale si era aperta fino ad allora la loro camera da letto, realizzando un nuovo ampliamento. L'allargamento volevano anche in gran parte smaltato. Dopo lo stile coloniale, questa volta hanno optato per un'estetica da laboratorio.
Anche in questo caso le pareti del prolungamento sono costituite da una parte inferiore costruita con blocchi di cemento, ma questa volta semplicemente rivestita di calce. Questa base sostiene un baldacchino in acciaio realizzato dall'officina di lavorazione del ferro Ado Menuiseries. La scelta è ricaduta su profili in acciaio, robusti ma molto sottili (36 mm, "Fineline" di RP Technik-KDI) che consentono il massimo guadagno di luce sul lato cucina.
La realizzazione ha richiesto una disposizione precisa in modo che le traversine ed i montanti integrassero nel progetto l'importante larghezza della porta (1,05 m). È stato quindi scelto un interasse di 35 cm, con profili che nascondono anche le aperture. Questa estensione ha il duplice vantaggio di aprire la casa più a sud, ma anche ad ovest poiché è posizionato ad angolo.
- Architetto Marc Delisle