Fornire un circuito di termosifoni con una stufa a pellet è l'opzione rara ma attraente scelta per riscaldare questa casa in Italia. La stufa produce anche acqua calda sanitaria e d'estate subentra un bollitore solare.
Il progetto
L'inverno in Friuli, nell'Italia nord-orientale, è umido e piovoso. Quando hanno acquistato questa casa di 150 m2 degli anni '90, Elisabetta e Bruno hanno deciso di rivedere l'isolamento termico e il riscaldamento, che era di dimensioni mediocri e fornito da una caldaia a gas. Optano per una stufa idro, un sistema insolito che combina una stufa a pellet di legno con un circuito di riscaldamento centralizzato con termosifoni o riscaldamento a pavimento.
Implementazione
La stufa da 24 kW (“Duo” di MCZ) è collocata nel soggiorno, vicino all'ingresso. Una parete divisoria è stata abbattuta per allargare la stanza e prevenire il surriscaldamento. Per l'evacuazione dei fumi l'installatore ha utilizzato il vecchio tubo della caldaia. La termostufa è abbinata ad un serbatoio inerziale da 800 litri (ROSSO), relativamente ingombrante ma installato nel locale lavanderia al piano interrato. Questo bollitore viene utilizzato per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria. Viene riscaldato dalla stufa e alimenta la rete dei nuovi termosifoni in ceramica, e le prese d'acqua della casa. In estate due pannelli solari (ROSSO) subentrano alla stufa e riscaldano il puffer per usi sanitari. In inverno o in mezza stagione aiutano la stufa a preriscaldare l'acqua.
I punti forti
Questa installazione concilia i vantaggi del riscaldamento centralizzato (funzionamento automatizzato, escluso caricamento pellet e programmabile) e la facilità d'uso di una stufa a pellet di legno. In caso di freddo estremo, la stufa incorpora un ventilatore che può essere avviato per riscaldare più rapidamente il soggiorno. Il funzionamento è economico e acqua calda prodotta gratuitamente nel periodo estivo.
Il budget
La fornitura e l'installazione, esclusi i radiatori, ammontano a € 10.800 escl. 800 € HT per i due pannelli solari. Elisabetta e Bruno usano la stufa dai 5 ai 6 mesi all'anno. In inverno rimane acceso per circa 4 ore al giorno con un consumo medio di 20 kg di pellet. Nella mezza stagione, quando il solare termico non è sufficiente a soddisfare tutte le esigenze, la stufa viene utilizzata da 1 a 2 ore al giorno, ma solo per riscaldare l'acqua calda sanitaria. Quindi consuma da 2 a 3 kg di granuli. Infine, Elisabetta e Bruno spendono circa 700 € all'anno in pellet (130 sacchi da 15 kg) per il loro fabbisogno termico e sanitario.
Una stufa usata come riscaldamento centralizzato
La termostufa è in grado di provvedere autonomamente al riscaldamento e ai sanitari. Il bollitore accumula il calore prodotto dalla stufa. È indispensabile in caso di produzione di acqua calda sanitaria (l'accumulo è immerso nell'accumulo). Il solare termico è un plus ma non è necessario per il funzionamento dell'impianto. Si sarebbe potuto anche installare un sistema più economico da acquistare, come uno scaldabagno elettrico, per fornire acqua calda d'estate a stufa spenta.